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Su di noi

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Chi siamo

Dalla comune passione per l’arte culinaria nasce a Modena, Acetaia Terre Nere. L’attenta e continua ricerca e l’attenzione maniacale per la qualità delle materie prime sono sempre state il vero marchio della società.
Tutti i nostri prodotti non contengono solfiti aggiunti, conservanti, addensanti, coloranti o correttori; aceto di vino, mosto d’uva cotto ed il tempo che scorre sono gli unici ingredienti che utilizziamo, presentandoci ai nostri clienti con prodotti frutto di un’attenta professionalità e preparati con l’amore di una famiglia Modenese.

Storia dell'aceto balsamico di Modena

L’Aceto “Balsamico” è origine esclusiva delle zone di Modena e Reggio Emilia. Considerato uno dei prodotti più apprezzati del modenese nacque probabilmente in modo casuale, quando un certo quantitativo di mosto cotto d’uva, la cosiddetta Saba, fu dimenticato in un vaso. Ritrovato anni dopo, presentava segni di un’avviata acetificazione.
La sue origini risalgono al Medio Evo (la prima documentazione è datata 1046) quando l'imperatore di Germania, Enrico III, in viaggio verso Roma per l'incoronazione, fece tappa a Piacenza.
L’Imperatore incontrò il Marchese di Toscana Bonifacio, padre della Contessa Matilde di Canossa, al quale chiese in omaggio un aceto speciale di cui aveva tanto sentito parlare, nominato, “colà perfettissimo”. Nel 1598 Modena diventò capitale del Ducato ed a questo periodo risalgono documenti che attestano ancora più esplicitamente l'interessamento della Corte ducale al prodotto.
Il termine "balsamico" appare per la prima volta nel registro della cantina ducale del 1747; in questo si ordina il trasloco dell'aceto da una cantina segreta alla camera del prato, luogo storico per il balsamico, situata nel torrione ad ovest della facciata del palazzo ducale.
Col passare degli anni l'aceto balsamico rimase protagonista nella storia del Ducato di Modena, seguendolo nelle sue alterne fortune.
Nel 1967 nacque a Spilamberto la "Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena", un'associazione di appassionati e studiosi che fin dall'inizio ha svolto una continua opera di promozione dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, divenendo negli anni determinante per la diffusione delle conoscenze e per la promozione della qualità. Il consorzio oggi annovera al proprio interno più di mille iscritti, tra produttori, gastronomi e studiosi degli aspetti storici e chimici dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena.”
Accanto a questa produzione che si riallaccia direttamente a una plurisecolare tradizione, negli ultimi decenni del Novecento si è fatta largo una produzione di aceto balsamico (che non può fregiarsi dell'aggettivo tradizionale) mediante miscelazione di aceto di vino e mosto cotto.
Ha così avuto origine l'aceto balsamico generico, che rispondente al disciplinare, di Modena, viene riconosciuto come Indicazione Geografica Protetta: prodotto secondo un preciso disciplinare, può fregiarsi della dicitura IGP.
Più recente è l'introduzione sul mercato di varie tipologie e denominazioni di "condimento balsamico", I condimenti sono prodotti che, pur richiamandosi all'aceto balsamico, non ricadono all'interno dei disciplinari di produzione dei marchi DOP/IGP. Questa è la famiglia con la maggior variabilità di qualità, ricette ed anche prezzi. Per i condimenti non vi è alcuno standard ufficiale, né marchio di riconoscimento, né regolamentazione del nome, per cui la qualità del prodotto non può essere desunta facilmente dalla sola etichetta.
Per tale motivo le caratteristiche qualitative intrinseche possono essere molto differenti fra loro, motivo per cui ricadono sotto questo gruppo sia prodotti dozzinali sia condimenti di elevata qualità.

250ml
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